Sebbene non rappresenti un atto obbligatorio (le parti possono infatti decidere di andare direttamente alla stipula della compravendita), di norma nelle transazioni immobiliari il contratto preliminare dicompravendita assume un ruolo da protagonista, divenendo quasi sempre presente nelle transazioni.

Ma come si registra un contratto preliminare di compravendita? Quali sono i tempi e i costi da affrontare?

In questo approfondimento abbiamo scelto di fare il punto su questo tema, riassumendo tutto quello che dovresti sapere su come si fa, dove si fa e quanto devi pagare.

Cos’è la registrazione del contratto preliminare di compravendita

Iniziamo subito con l’evidenziare che la registrazione del contratto preliminare di compravendita è un adempimento obbligatorio che garantisce all’atto una data certa, attribuita in questo caso dall’Agenzia delle Entrate. Al di là di questa funzione, la sua utilità è piuttosto contenuta.

Anche se molte persone sono portate ad attribuire alla registrazione del contratto preliminare di compravendita funzioni di maggiore rilievo, infatti, in realtà non vi sono tutele aggiuntive per gli acquirenti che discendono dalla registrazione. Né, con tale atto, si può evitare una doppia vendita dell’immobile, o un pignoramento dell’immobile: per evitare tali pregiudizi sarebbe necessario invece optare per una trascrizione o in Provincia di Bolzano, l’intavolazione del preliminare che, però, è ben altra cosa.

Quanto costa la registrazione del contratto preliminare di compravendita

Anticipato quanto sopra, rileviamo altresì come il costo della registrazione del contratto preliminare di compravendita dipenda dalla natura delle parti protagoniste della transazione.

La registrazione è soggetta a:

1. Imposta di registro percepita nella misura fissa di 200 euro
2. Imposta di registro proporzionale dello 0,5% per l’importo dato a titolo di caparra e del 3% sugli importi dati come acconto
3. Marca da bollo da 16 euro per ogni 100 righe di contratto o ogni 4 facciate
4. Marca da bollo per ogni allegato (il costo dipende dalla natura dello stesso allegato).

Come pagare le imposte della registrazione del compromesso

Le imposte per la registrazione del compromesso, o contratto preliminare di compravendita, si pagano mediante modello F24 usando i relativi codici tributo:

• 1550: codice tributo per l’imposta di registro
• 1551: codice tributo per la sanzione sull’imposta di registro (ravvedimento)
• 1552: codice tributo per l’imposta di bollo (attenzione a seconda dell’ufficio dell’agenzia delle entrate di competenza territoriale, tale imposta può essere assolta corrispondendola con il modello F24 oppure obbligatoriamente presentando le marche da bollo in sede di registrazione)
• 1553: codice tributo per la sanzione sull’imposta di bollo (ravvedimento)
• 1554: codice tributo per gli interessi.

Chi deve pagare il costo di registrazione del contratto preliminare di compravendita

Entrambe le parti sono chiamate a pagare in solido quanto dovuto, ma è prassi che sia l’acquirente ad assorbire tale costo. Da considerare inoltre che nel caso in caso di compravendita tra privati, soggetta ad imposta di registro e non ad IVA, la parte variabile (lo 0,5% sulle caparre e il 3% sull’acconto) verrà dedotta dall’imposta di registro totale dovuta e pagata in sede di rogito notarile.

Dove ed entro quando si registra il contratto preliminare di compravendita

Il contratto preliminare di compravendita si registra entro 20 giorni dalla sottoscrizione presso l’Agenzia delle Entrate, portando modello 69 e quietanze dei pagamenti dei modelli F24, oltre ad alcune copie del contratto, l’attestato di certificazione energetica, le planimetrie e le marche da bollo.