Google Earth può essere usato per dimostrare un abuso edilizio?
Da diversi anni Google non è più un mero motore di ricerca quanto, piuttosto, una suite di servizi che hanno abbracciato anche la sua funzione di atlante geografico, navigatore, rilevatore di immagini satellitari e non solo.
Sarà ad esempio capitato a tutti di curiosare sul proprio immobile attraverso Google Earth e Google Maps, notando quali siano le immagini disponibili sul motore di ricerca. Ma che valore legale hanno queste immagini? Possono essere utilizzate per attestare un abuso edilizio?
La domanda non è certo casuale, anche perché sempre più Comuni italiani si stanno avvalendo di questo servizio per rilevare le irregolarità edilizie, in integrazione con i già consolidati sistemi di indagine tradizionali, come i sopralluoghi della polizia municipale, i rilievi degli uffici tecnici, le segnalazioni dei privati cittadini o delle pubbliche autorità.
Effettivamente, per chi si sta occupando di accertare un potenziale abuso edilizio Google Earth può rappresentare una gradevole mano d’aiuto: è infatti possibile rendersi conto di come sia variato un determinato territorio nel corso degli anni senza muoversi dall’ufficio, cogliendo così le difformità rispetto alle schede catastali presenti agli atti del Comune.
Ora, al fine di arrivare alla sintetica valutazione di pertinenza del nostro odierno articolo, rileviamo come le immagini di Google siano a tutti gli effetti qualificabili comedocumenti, considerato che sono idonee a rappresentare un fatto che, in questo caso, consiste nella loro capacità di rappresentare l’esatto stato di un luogo in un determinato momento.
In altri termini, l’utilizzo delle immagini di Google Earth per rilevare gli abusi edilizi è del tutto legittimo, considerato che rappresentano i fatti da provare, intesi come la tipologia e la consistenza delle opere ritenute abusive.
È pur vero che raramente le sole immagini di Google Earth sono utilizzabile come unica prova, e come dunque gli organi accertatori si preoccupino di aggiungere alle immagini di Google anche altre prove determinate con mezzi più comuni, come ad esempio i già rammentato rilevamenti da parte degli Uffici comunali o l’osservazione compiuta dalla polizia municipale.
Inoltre, le immagini di Google Earth, per quanto utili, non riescono da sole a illustrare con precisione l’abuso edilizio compiuto. Devono pertanto essere accompagnate da una descrizione precisa che le associ al luogo e al proprietario o al possessore, spiegando inoltre le caratteristiche tecniche dell’opra abusiva. Elementi che evidentemente non sono rilevabili dalle sole immagini di Google Earth, a dimostrazione della necessità di integrare questi rilievi satellitari con altre prove.
Se dunque si desidera utilizzare le immagini di Google Earth, lo si farà presumibilmente integrandole all’interno di una relazione descrittiva molto specifica, redatta dagli accertatori, i quali potrebbero altresì dover intervenire all’interno del processo per esporre ciò che hanno constatato e rilevato, illustrando ad esempio quali siano stati i metodi utilizzati per stabilire dimensioni e materiali dell’unità abusiva.
D’altro canto rimane inteso che l’imputato, nel contraddittorio con la pubblica accusa, potrà certamente contestare e confutare i dati che emergono dalle immagini con qualsiasi altro mezzo di prova che voglia utilizzare a sua difesa. Sarà però molto difficile smentire l’autenticità delle immagini di Google Earth…
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